MLC BOOK CLUB – SCELTA DEL MESE:
 
“TENERA È LA NOTTE” (TENDER IS THE NIGHT)
DI F.S. FITZGERALD.

Tender is the night, by F. Scott Fitzgerald
Recentemente, vista l’ondata di Book Club che ha invaso la rete, mi è venuta l’idea di dedicare un post al mese sul mio sito web professionale ad un personale Book Club, con la scelta periodica di un titolo da condividere con i miei followers.

La passione per le letture in lingua straniera in parte deriva dalla mia formazione universitaria di Laurea in Lingue e Letterature straniere, che da sempre influenza le mie scelte in materia di lettura, e mi porta a prediligere autori classici stranieri, soprattutto in lingua inglese e francese, perfino per le cosiddette “letture sotto l’ombrellone”.

Francis Scott FitzgeraldIl primo autore che ho scelto per iniziare la serie del mio Book Club e che desidero condividere con voi è Francis Scott Fitzgerald, il mio preferito della letteratura americana di inizio ‘900, e protagonista indiscusso della cosiddetta “Jazz Age” (1920-1929), ed il romanzo che vi propongo è  “Tenera è la notte” (“Tender is the night”), del quale consiglio vivamente la lettura in lingua originale, ovviamente per lettori esperti di lingua inglese, visto il non facile stile e la ricercata scelta di vocabolario che lo caratterizzano; in alternativa, consiglio la versione italiana di Fernanda Pivano, grande traduttrice e conoscitrice delle opere degli autori americani di quell’epoca.

La trama del romanzo è molto coinvolgente ed il tema principale è quello del fallimento sia a livello personale, sia di coppia di Dick Diver, uno psichiatra, che dopo aver incontrato per motivi professionali Nicole Warren, una giovane benestante nipote di un capitalista americano, sofferente di schizofrenia causata per aver subito rapporti incestuosi dal padre in età infantile, decide di sposarla, nonostante il parere contrario dei colleghi, ripromettendosi di aiutarla a riprendersi dal trauma. Tuttavia, dopo alcuni anni, godendo della ricchezza della moglie, progressivamente perde interesse per la sua vita professionale e per i trattati medici di cui aveva iniziato la stesura, e la coppia si ritrova a vivere sulla Costa Azzurra, circondata da una strana corte di personaggi attratti dal loro magnetismo e glamour. Sarà proprio in questa cerchia di amicizie che sia Dick, sia Nicole incontreranno nuovi amori, che causeranno la crisi del loro già precario rapporto. In particolare, la relazione con la giovane attrice americana Rosemary, dalla quale Dick si lascerà coinvolgere, sarà la prima causa scatenante del tracollo della loro vita insieme.

Al di là della trama, il romanzo è un bellissimo compendio di tutti i temi dell’opera di Fitzgerald, che a mio parere è stato il più raffinato rappresentante della letteratura americana dei “Roaring Twenties”: la ricerca della felicità, la bellezza ed il glamour della vita dei ricchi espatriati Americani in Europa, il declino psicologico e morale della società a lui contemporanea, ed il tema autobiografico delle tragedie personali spesso presente nelle sue opere.

Tuttavia, ciò che ho adorato più di tutto alla prima lettura, e che continuo ad apprezzare in modo diverso ad ogni rilettura, è la raffinatezza della sua prosa poetica, e la ricercatezza delle descrizioni, che consentono al lettore un’immersione totale negli indimenticabili paesaggi della Costa Azzurra e nell’originalità dei personaggi che animano la storia, ed evolvono in modo inaspettato nel corso del romanzo.

Perciò, concluderò la prima recensione del mio Book Club con un estratto dal secondo capitolo, sia in lingua originale, sia nella traduzione italiana di Fernanda Pivano, che inizia con una descrizione dell’ambientazione e dell’ Hôtel Des Étrangers, così che possiate apprezzare lo stile dell’autore ed essere ispirati ad includere l’opera nelle vostra lista dei libri da leggere durante l’estate:

“On the shore of the French Riviera, about half-way between Marseilles and the Italian border, stood a large, proud, rose-coloured hotel. Deferential palms cooled its flushed façade, and before it, stretched a short, dazzling beach. Now it has become a Summer resort of notable and fashionable people; in 1925 it was almost deserted after its English clientèle went north in April; only the cupolas of a dozen old villas rotted like water lilies among the massed pines between Gausse’s Hôtel des Étrangers and Cannes, five miles away”.

“Sulla bella costa della Riviera francese, a metà strada tra Marsiglia ed il confine Italiano, sorge un albergo rosa, grande e orgoglioso. Palme deferenti ne rinfrescano la facciata rosata, e davanti a esso, si stende una breve spiaggia abbagliante. Recentemente è diventato un ritrovo estivo di gente importante e alla moda; dieci anni fà, quando in Aprile la clientèle inglese andava verso il Nord, era quasi deserto. Ora, molte villette vi si raggruppano intorno; ma quando questa storia incomincia, soltanto i tetti di una dozzina di vecchie ville marcivano come ninfee in mezzo ai pini ammassati tra l’Hotel des Étrangers di Gausse e Cannes, otto chilometri più in là”.